STORIA DELLE BIENNALI ARTE E NATURA
Biennali d‘arte tra il fiume Sangro e Aventino (1994 – 2012)
La ricostruzione storica delle attività della Biennale “Arte e Natura„ (realizzata all’interno del progetto Arte contemporanea nel paesaggio d’Abruzzo), è stata condotta attraverso lo studio di documenti e testimonianze scritte e orali degli avvenimenti. Non sempre è stato possibile ricostruire con esattezza e precisione la linea cronologica in quanto l‘Associazione che curava la biennale non possiede un archivio organizzato e organico. Inoltre le attività, nel corso degli anni hanno subito arresti e riprese, fintanto che la stessa durata “Biennale„ non è stata sempre rispettata (la Biennale era strutturata in maniera che il primo anno si realizzassero le opere site-specific e il secondo si allestissero le mostre degli artisti all’interno dei “Castelli„ spesso quest‘ultima fase era però sviluppata nel corso del terzo anno). Ciò era dovuto sia alla nuclearizzazione del territorio montano del Sangro-Aventino, sia alle difficoltà burocratiche-amministrative che la Biennale ha incontrato nel suo percorso vista la complessità progettuale che metteva in gioco.
Anche le testimonianze orali non sono sempre concordi nel definire tempi e modalità degli interventi, soprattutto per quello che riguarda le attività non ultimate, infatti dalla prima Biennale all’ultima, i processi realizzativi si sono contraddistinti come non lineari e molti progetti si sono fermati a livello embrionale e non ultimati anche per problemi legati alla geo-morfologia del territorio stesso.
Se per le prime tre Biennali la documentazione è abbondante (per le prime due è stato edito anche il catalogo), dal 2003 in poi la ricostruzione diventa molto più “faticosa„ ed alcune scelte sono state operate cercando di mantenere una uniformità di scansione cronologica.
Un lembo di terra d’Abruzzo, un rettangolo irregolare, allungato, dalla costa marina verso l’interno, con il lato corto a est che poggia sul mare Adriatico, segnato dalla foce del Sangro nel tratto della “costa dei trabocchi”, che risale e abbraccia il bacino del fiume e dei suoi affluenti, principale l’Aventino, fino alla catena dell’Appennino, dove sono i Monti Pizzi; il lato lungo a sud è individuato dal crinale del Monte Pallano, il massiccio della Majella costituisce il confine a nord; un perimetro fisico non regolare ma sopratutto ideale che comprende uno spazio variabile largo in media tra i 10-15 km e lungo circa per 40-50 km, ove si trovano tutti gli elementi del territorio dal mare ai monti.
Un progetto culturale per l’arte, in un territorio, ove gli artisti propongono la loro opera liberamente, dopo aver visitato i luoghi, conosciuto i paesini, i boschi, i pascoli, le colline, i fiumi e le sorgenti ed i laghi, la costa marina, i massi rocciosi affioranti nel territorio spesso sede dei centri medioevali, le realtà produttive anche industriali, le reti di collegamento, i siti archeologici, i paesaggi suggestivi. Dopo aver stabilito un contatto con la realtà umana del posto.
Arte Natura è un committente particolare d’arte, ha l’obiettivo di arricchire il territorio di opere artistiche che sono opere pubbliche, quindi realizzate con il contributo pubblico e privato e affidate per la gestione ai comuni; vuole disseminare gli oltre 40 comuni del comprensorio, circa 50 mila abitanti senza Lanciano, di “cippi artistici”, che sono all’aperto, nei campi e nei boschi e nei laghi, sulle rocce, o all’interno di edifici storici e castelli, i soggetti ed i materiali ed i luoghi sono i più vari e scelti dall’artista, discendono da ciò che l’artista sente dal territorio e da ciò che vuole segnare sul territorio stesso.
Estratto da:
Alessandro di Loreto, Un territorio, un laboratorio di arte, in “Biennale Arte Natura”, De Luca Editore d’arte, 2006
Appunti di ARTE e NATURA
a cura di Domenico Polidoro e Stefano Scipioni
Nel video, realizzato nel novembre del 2017, Valentina Valentini e l’artista Sebastiano de Laurentiis dialogano sul rapporto tra Arte e Natura, rapporto che da il nome alla Biennale d’arte che si è tenuta tra il 1996 e il 2012 nel territorio del medio Sangro e l’Aventino, che ha visto la partecipazione di numerosi artisti dell’arte contemporanea.