Prima Biennale

Locandina Prima Biennale

Locandina Prima BiennaleIn questo periodo vede la luce la prima Biennale Arte e Natura denominata “Campagna d’artisti, un territorio come laboratorio”. Partecipano a questa biennale: Massimo Barzagli, Salvatore Brancato, Antonio Sebastiano De Laurentiis, Tamara Grcic, Costantin Varotsos. Nel 1996 gli artisti sono invitati a soggiornare sul territorio per conoscere i luoghi, la storia e le tradizioni delle comunità in maniera da stringere quella sinergia tra arte e territorio che è alla base della Biennale. Nel 1997 gli artisti iniziano a proporre progetti e bozzetti delle loro opere che vengono realizzate nell’anno successivo insieme ad alcune mostre personali che si tengono all’interno dei “castelli” di cui è costellato il territorio del Sangro-Aventino.
Catalogo della Prima Biennale

Massimo Barzagli
CERAMICA

Rudere di vecchia teleferica nel bosco rivestita di mattonelle di ceramica rappresentanti i frutti della natura. Il luogo è il comune di Archi, sponda destra del fiume Sangro, strada statale SS 154 che porta a Bomba.

Salvatore Brancato
I GIORNI E IL MELOGRANO

Salvatore Brancato giunge in Abruzzo, per “Campagna d’artista: un territorio come laboratorio”, nell’agosto del 1996. Ha già in mente un progetto. Esplora luoghi e contrade. Che cosa cerca? Non paesaggi, non spazi dove edificare “cose”: egli sa che deve trovare “momenti”. Si lascia pertanto accompagnare dai suoi abituali compagni di viaggio: Borges e Pessoa. Giacchè anche qui in Abruzzo non intende derogare al magistero che ormai da tempo si è dato: seguire la storia naturale e sociale dei luoghi, e riscriverla, in una felice comunione di soggettività. Trascorre così giornate in archivi e biblioteche, disturba atlanti e cataloghi, annuari e memorie di viaggiatori e di storici.
Si ferma a Roccascalegna. Una data, e un evento, lo incuriosiscono. Nel 1824 le terre di Capriglia, una località di Roccascalegna, per regio decreto, vennero divise fra il Barone, i contadini e la Chiesa. Una cartina dell’epoca, riproducente la topografia del territorio, si impone alla sua attenzione: l’immagine di quella zona di terreno gli evoca la forma di un melograno. A Capriglia, oggi, esiste una piantagione di melograni. I giorni e il melograno nasce così. Continua a leggere

Andrea La Porta, I giorni e il melograno, catalogo “Campagna d’artisti – un territorio come laboratorio”, 1998

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Sebastiano De Laurentiis
LA CASA DEL PEPERONCINO
SOGNO DI UN VIAGGIO ALL’INTERNO DI UN DRAGO

Il progetto incompleto, prevedeva nel comune di Altino, la realizzazione di un drago fatto di pietra sul muro di contenimento della strada che porta al paese, dove doveva essere installata la “casa del peperoncino” (plexiglass, peperoncini e legno).

Tamara Grcic
LE BOCCHE DI TAMARA

L’opera, in località Pian del Colle, è il recupero di un vecchio fontanile da cui esce l’acqua attraverso delle pietre sporgenti a forma di “labbra”, a significare il bacio di un ricostruito legame degli uomini con la natura.

Costantin Varotsos
LA MORGIA

Nel comune di Gessopalena, sullo spuntone di roccia chiamato “la Morgia”, l’artista greco ricostruisce con il vetro la “ferita” aperta dall’uomo.

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